Psicologa psicoterapeuta dell’età evolutiva, laureata in Psicologia nel 2006 presso l’Università di Bologna, si è specializzata nel 2016 in Psicoterapia Cognitiva, ad indirizzo costruttivista ed evolutivo, presso la Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva – SBPC. Dal 2010 al 2015 ha maturato esperienza nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare presso l’ASUR di Pesaro. Successivamente si è occupata di problematiche dell’età evolutiva, sia in libera professione che in centri per la disabilità pediatrica.
Leggi di piùIl centro La Base Sicura è uno studio di psicoterapia ad orientamento cognitivo-costruttivista pensato per chi soffre di un disagio psicologico, emotivo o relazionale che sente di non poter affrontare e superare solo con le proprie risorse.
La comune formazione e le specifiche esperienze e specializzazioni delle fondatrici e terapeute del centro consentono di offrire una risposta alle problematiche che possono manifestarsi nell’arco dell’intero ciclo di vita, dall’infanzia e adolescenza all’età adulta, con interventi individuali, di gruppo e di coppia.
In presenza di problematiche specifiche il centro, con il consenso della persona, si avvale di collaborazioni con figure professionali diverse dallo psicologo come medici, dietisti e biologi-nutrizionisti, per un trattamento integrato che tenga conto dei diversi fattori coinvolti nell’origine e nel mantenimento del problema.
Il nome del centro La Base Sicura, nasce dal desiderio che la stanza del terapeuta sia vissuta come un luogo protetto in cui la persona, all’interno di una relazione sicura, possa esplorare il proprio mondo interno e prendere consapevolezza di sé, per poi sperimentare nuove e più funzionali strategie cognitive, emotive e interpersonali.
Il concetto “base sicura” è stato elaborato da John Bowlby, padre della teoria dell’attaccamento, che la descrive come “la base da cui un bambino parte per esplorare il mondo e a cui può far ritorno in ogni momento di difficoltà o in cui ne senta il bisogno” (Bowlby, 1969).
La psicoterapia cognitiva negli ultimi anni si è dimostrata una fra le metodologie più efficaci per il trattamento delle problematiche psicologiche. La psicoterapia cognitivo-costruttivista offre un metodo per accostarsi alla propria esperienza soggettiva e cogliere i vissuti e i significati personali attribuiti agli eventi, letti nell'unicità e irripetibilità della propria storia e dei propri legami di attaccamento. A partire dal concetto per cui non è la realtà a causare sofferenza ma il nostro modo di porci di fronte ad essa, tale approccio si focalizza sull'osservazione e scoperta di sé, dei propri schemi cognitivi, emotivi e relazionali e di come questi si siano strutturati nel corso della propria storia evolutiva. Il terapeuta, in quanto perturbatore strategicamente orientato, accompagnerà il paziente nel suo percorso di conoscenza di sé, che lo condurrà a comprendere le origini, il significato e la funzione dei suoi sintomi. Grazie a questo percorso la persona può arrivare a vedere sé stessa, il mondo e gli altri con occhi differenti, cambiare il proprio modo di sentirsi e di relazionarsi, far fronte con più stabilità e flessibilità alle sfide della vita e alla sua complessità. In un’ottica di costante aggiornamento e confronto professionale, al nostro approccio integriamo tecniche e metodologie di terza generazione della terapia cognitiva (mindfulness, ACT). Dopo i primi colloqui di valutazione, in base alla problematica esposta, si definisce e condivide il percorso più adeguato da intraprendere.
Leggi di piùIl terapeuta cognitivo-costruttivista prende in carico l’intero nucleo familiare, al fine di individuare l’origine del disagio emotivo, comportamentale o relazionale del bambino. Il lavoro terapeutico si svolge attraverso due percorsi paralleli: da un lato l’osservazione dello stile di attaccamento del bambino con le figure di riferimento, del sistema di accudimento dei genitori e del particolare contesto di vita in cui il sintomo si è manifestato; dall’altro, l’analisi della storia di vita dei genitori, del loro stile di attaccamento/accudimento con le proprie figure genitoriali e i loro schemi personali. L’obiettivo è quello di restituire un senso al disagio familiare e di orientare i genitori verso modalità di relazione più efficaci e dotate di maggiori potenzialità evolutive.
Leggi di piùL’approccio cognitivo costruttivista vede il rapporto di coppia come l’incontro di due stili sentimentali che sono espressione dei significati individuali e tendono a mantenere sentimenti di continuità e di unicità del sé nell'incontro intimo con l’altro da sé. In terapia gli aspetti cognitivi (percezioni e aspettative), i comportamenti (capacità comunicative, modi di interagire, punti di forza e debolezza della coppia) e le emozioni vengono riconosciuti, contestualizzati e spiegati dando vita ad una storia in cui emergono i significati individuali ed il loro ingranarsi nella coppia. Durante il percorso il terapeuta aiuta i partner ad identificare le strategie relazionali messe in atto e i cicli di interazione negativi, cercando di tradurre i comportamenti dell'uno in messaggi che l’altro possa comprendere e che possano aiutarlo a riconnettersi emotivamente al partner e ad impegnarsi in nuove modalità di dialogo e interazione. La consultazione inizia con due colloqui congiunti con entrambi i membri della coppia, in cui si osserva la loro "danza" relazionale e si valutano la natura del problema e l'idoneità alla terapia di coppia. Seguono poi uno o due colloqui individuali per comprendere i vissuti personali e la storia familiare di ognuno. Il terapeuta condivide quindi una proposta di trattamento per poi affiancare la coppia nel proprio processo di cambiamento.
Leggi di piùDisturbi d’ansia (attacchi di panico, fobie, ansia sociale). Disturbi dell’umore (depressione, distimia, disturbo bipolare). Disturbo ossessivo-compulsivo. Disturbi psicosomatici. Disturbi del comportamento alimentare. Disturbi dell’area psicotica. Disturbi di personalità. Elaborazione del lutto. Supporto a patologie neurologiche. Supporto ai familiari. Terapia di coppia.
Leggi di piùDisturbo da deficit di attenzione e iperattività. Disturbo oppositivo-provocatorio. Disturbo specifico dell’apprendimento. Disturbo da tic. Disturbo d’ansia. Mutismo selettivo. Balbuzie. Fobie. Disturbi della nutrizione. Disturbo ossessivo compulsivo. Disturbo del sonno. Enuresi notturna. Disturbi dell’evacuazione. Depressione infantile. Gestione della rabbia. Autismo ad alto funzionamento. Disabilità pediatrica.
Leggi di piùIl centro si occupa del trattamento dei disturbi del comportamento alimentare sia nell’età adulta che nell’età evolutiva, con percorsi individuali e di gruppo.
Leggi di piùIl centro dedica uno spazio ai familiari di persone con problematiche psichiatriche con interventi e percorsi specifici mirati a sostenerli nel loro ruolo di caregiver.
Leggi di piùL’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale, che provoca ristrettezza di interessi e comportamenti ripetitivi.
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