Il terapeuta cognitivo-costruttivista prende in carico l’intero nucleo familiare, al fine di individuare l’origine del disagio emotivo, comportamentale o relazionale del bambino. Il lavoro terapeutico si svolge attraverso due percorsi paralleli: da un lato l’osservazione dello stile di attaccamento del bambino con le figure di riferimento, del sistema di accudimento dei genitori e del particolare contesto di vita in cui il sintomo si è manifestato; dall’altro, l’analisi della storia di vita dei genitori, del loro stile di attaccamento/accudimento con le proprie figure genitoriali e i loro schemi personali.
L’obiettivo è quello di restituire un senso al disagio familiare e di orientare i genitori verso modalità di relazione più efficaci e dotate di maggiori potenzialità evolutive.